Stefano Amadei

Ciao,

sono Stefano Amadei

Strano vi potrà sembrare
amo scrivere novelle
per il gusto di donare
quelle fiabe mie più belle
ai bambini d’ogni dove;
raccontare indovinelli,
filastrocche e riportare
al cuor momenti belli.
Ritornare poi a giocare
tutti assiem, da veri amici
spensierati, divertiti;
mille corse con le bici
nei giardini rifioriti.
Della vostra fantasia
dono vi rivoglio fare
se lasciate ch’essa sia
un sentiero da esplorare.

1 (9)
Sii te stesso; chiunque altro è già stato preso.
Oscar Wilde

Biografia

Sono nato a Varese (Va) il 28/10/1974 e ho amato la lettura praticamente da sempre, fin da quando chiedevo a mio padre di narrarmi le Avventure di Pinocchio prima di dormire.
Purtroppo smetteva sempre troppo presto e così, non appena mi è stato possibile, ho iniziato a leggere da solo e da allora… non ho più smesso.
Non mi pareva vero di poter leggere tutto quello che volevo, quando volevo e fino a che ne avevo voglia (o mi addormentavo)!
Negli anni ho esercitato la scrittura tenendo un rubrica di recensioni di libri per ragazzi e frequentando corsi di scrittura creativa e di poesia.
Dall’arrivo nella nostra famiglia (mia e di mia moglie Tiziana) della nostra adorata Ivana la mia passione nello scrivere racconti, storie, fiabe e favole per bambini è aumentata a dismisura.

Così nel 2012 ho vinto il secondo premio del concorso letterario «Sassi&Parole» indetto dal comune di Mercallo (Va) con il racconto «Mai Stata Sognata», favola che narra il sogno visto con gli occhi di una bambina.
Nel 2014 ho pubblicato Racconti Svolazzanti, libro illustrato comprendente una raccolta di dodici fiabe per bambini, titolo poi tradotto in Inglese (Flyaway Tales) e Spagnolo (Fabulas Voladoras).

Dopo quattro anni (2018) è stata la volta de L’Opificio dei Colori, mio primo romanzo, che tratta delle mirabolanti avventure del gatto Cameriere alla disperata ricerca di un modo per salvare i Colori del Mondo dal suo malvagio padrone Nereo Carbone.

Il mio secondo romanzo è anche il mio preferito: L’Inferno di Malinverno ovvero Diabolici (e inutili) tentativi di liberarsi di un gatto nero (2020) rendo omaggio alla Divina Commedia e in particolare all’Inferno di Dante Alighieri nel quale i due protagonisti (lo sfortunatissimo Diavolo Malinverno e il Gatto Mammone) vivono le loro avventure. 

Con I Sogni di Lenticchia – Favole di Campagna (2021) è stata mia intenzione ringraziare e rendere omaggio 
ai bambini donando loro fiabe dal sapore classico sullo stile di Esopo. Leggendo queste favole i bambini possono rilassarsi e veder in qualche modo ripagati i molti sacrifici fatti in questi anni nei quali, a mio parere, sono stati molto più bravi degli adulti a rispettare le regole imposte dalla pandemia.

A Ispra, dove tutti e tre viviamo assieme al gatto Virgola, stanno bollendo nel pentolone moltissime altre avventure, storie, fiabe e racconti…
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STEFANO AMADEI

Quando inizio a scrivere una fiaba o una favola, lo faccio prima di tutto nella mia mente.
Non inizio mai se non so già prima tutto quello che deve accadere. 
Poi scrivo a mano a matita su di un quadernone la storia e, quando è terminata, la ricopio a computer.
I miei racconti sono come il vino: per avere quello buono occorre lasciarlo decantare e riposare anche alle mie novelle, nelle varie fasi, avviene la stessa cosa.
1. l’idea;
2. l’ambientazione e la trama;
3. la stesura del testo a mano a matita;
4. rilettura e ribattitura del testo a computer;
5. stampa e rilettura con correzione di errori e refusi;
6. lettura del racconto ad alta voce per ritracciare altri difetti;
7. finalmente il racconto è terminato!
Tempo minimo stimato: da 3 a 6 mesi!

I Sogni di Lenticchia – Favole di Campagna è dedicato a tutti i bambini per il loro comportamento esemplare e rispettoso delle regole durante questa pandemia.

Ho voluto premiarli con questa raccolta di fiabe e favole di campagna dal sapore classico.

Potrebbe essere tutto: un colore, una frase, un suono, una situazione, una parola, qualcosa di strano che vedi, qualcosa di diverso che fai, un foglio di un formato diverso, una giornata di pioggia o di sole, se c’è o  non c’è qualcosa…
Davvero è sufficiente tenere sempre gli occhi aperti, non smettere mai di pensare: potrebbe essere utile per una storia?

La carne al fuoco è tanta, comunque in questo momento ho appena finito di scrivere la bozza di racconto intitolato “Maledetti Microbi!”.

Devo completare un racconto lungo dal titolo “Alì e i rotoli dell’imperatore”.

Inoltre mi sto preparando per iniziare un romanzo storico dedicato a San Venceslao di Boemia.

Seguite sempre la vostra strada, lasciatevi ispirare, non pensate che tutto quello che scrivete sia perfetto, intoccabile, senza errori.

Non fatevi scoraggiare: considerate che anche i grandi scrittori una volta non erano nessuno, che anche i grandi scrittori hanno modificato alcune parti dei loro libri dopo aver ricevuto delle critiche costruttive.

Non chiedete mai una recensione se siete permalosi.

E scrivete, scrivete, scrivete.

Vedrete che dopo anni il vostro stile cambierà e si evolverà e crescerete.

Essere uno scrittore è fantastico perché hai solo bisogno di un pezzo di carta, una matita e puoi costruire ponti, puoi attraversare l’universo, immergerti in profondità come non potresti fare nella vita reale.

Ma la cosa migliore dell’essere scrittore è tenere per mano il lettore e fargli vedere con i tuoi occhi i fantastici viaggi che hai inventato per lui.

Nel mio caso è ancora meglio perché i miei lettori sono bambini!

I principali autori cui mi ispiro sono: i Fratelli Grimm, C. Perrault, la Fontaine, H. C. Andersen, J. R. R. Tolkien, C. S. Lewis, Charles Dickens, Isaac Asimov, Michael Ende e tra gli italiani Carlo Collodi, Italo Calvino, Gianni Rodari e Dino Buzzati.

Ma naturalmente la mia più grande musa ispiratrice è mia figlia Ivana! 😉

Se siete interessati a un incontro di lettura, a una presentazione o ad altri eventi non esitate a contattarmi!

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